Il documentario presenta diverse testimonianze e racconti, sia da parte dei padri che da parte dei figli, riguardo il loro rapporto.
L'evoluzione della figura paterna è evidente. Si va dal padre-padrone, al padre emigrante, al padre separato al padre affettuoso.
Io ho notato un parallelo tra l'evoluzione della figura paterna e la piramide dei bisogni di Maslow.
Piccolo excursus sulla piramide dei bisogni di Maslow (da wikipedia).
Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì il concetto di "Hierarchy of Needs" (gerarchia dei bisogni o necessità) e la divulgò nel libro Motivation and Personality del 1954.
Questa scala di bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell'individuo) ai più complessi (di carattere sociale). L'individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo. Questa scala è internazionalmente conosciuta come "La piramide di Maslow". I livelli di bisogno concepiti sono:
- Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)
- Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
- Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione)
- Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).
1 - Bisogni fisiologici: immediato dopoguerra, il padre pensava solo ed esclusivamente a "procacciare il cibo" magari emigrando per poter sbarcare il lunario. Il fine unico e esclusivo era portare cibo in casa e soldi per far crescere bene i figli.
2 - Bisogni di salvezza. Una volta sistemati i bisogni primari (sfamati i figli) si passa al dare protezione. Il padre diventa un padre-padrone che protegge (anche se incute timore) e difende dal mondo.
3 - Bisogno d'affetto e appartenenza. Sono nutrito, sono protetto...voglio amore! Cominciano le prime battaglie padri-figli. I figli non vogliono solamente un comandante, vogliono un padre che li ami, vogliono contatto, intimità, gesti d'affetto.
4 - Bisogno di stima, prestigio. Sono anche amato, sto bene con mio padre, mi sento sicuro e amato. Voglio essere anche stimato però...quindi faccio qualcosa (scegliendo la mia strada in maniera più o meno conscia) per ottenere la stima paterna, disinteressata e al tempo stesso amorevole.
5 - Bisogno di realizzazione di sè. E' l'ultimo passo! L'accettazione senza condizioni!Io penso che in questo momento siamo proprio qui! I figli vogliono essere amati, apprezzati e rispettati per quello che sono! A prescindere dalle loro idee, dai loro gusti, dalle loro inclinazioni politiche e sessuali.E' il momento di considerare i bambini come persone in divenire, gli adolescenti come persone fatte e finite! La letteratura attuale è piena di libri che ci spiegano che dobbiamo considerare i nostri figli come persone con un loro carattere e interessi, che dobbiamo lasciarli liberi, amarli e accettarli! L'accettazione incondizionata è la chiave del vero amore (ed è ben diversa dalla tolleranza).
Probabilmente questa è la fase più difficile e la più importante. Siamo ad un punto di svolta!
Che ne pensate?
Mi piace tanto questo tuo articolo. Lo trovo realistico e stimolante. Grazie!
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