18 November 2013

Piccola bibliografia per la futura mamma

Dopo aver scritto il post sui libri per l'arrivo del fratellino ho realizzato che non ho mai scritto un elenco di testi di riferimento per la futura mamma che aspetta il suo primo bambino.

Voglio quindi presentarvi brevemente i testi principali da leggere, con un'avvertenza importantissima che trovate in fondo al post.

Cominciamo da un classico: l'agenda della gravidanza! Serve soprattutto se volete sapere settimana per settimana cosa sta succedendo a voi e al vostro bimbo. In commercio ce ne sono tantissime, io avevo questa: "La tua gravidanza settimana per settimana" di Curtis e Schuler

Immagine dal sito amazon.it


Come dicevo però sono tutte valide, una di cui mi piacciono molto le immagini è "Il corpo in gravidanza" di Sarah Brewer.

Passiamo poi ad un grande classico legato allo sviluppo del bambino: "Il bambino da 0 a 3 anni" di Berry Brazelton. E' un libro davvero "corposo" che va letto un po' per volta man mano che il bimbo cresce.

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Altro libro riguardo lo sviluppo del bambino, che mi piace di più di quello di Brazelton è "Il tuo bambino come educarlo e capirlo" di Margot Sunderland

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Cito direttamente da Amazon.it: [...] offre ai genitori gli strumenti per comprendere e influenzare lo sviluppo sociale ed emozionale del bambino, fornendo soluzioni pratiche alle sfide di ogni giorno. I sistemi emozionali principali presenti nel cervello umano sono fortemente influenzati dall'approccio adottato dai genitori. Questo manuale spiega come, da un cervello "ben accudito" sotto il profilo emozionale, possa svilupparsi una mente sana.
Ne avevo parlato in un precedente post.

Un manuale molto interessante da leggere durante la gravidanza è "Nove mesi naturalmente" di Francesca Palmegiano. E' un testo ricco di consigli pratici ed esercizi yoga, con un occhio al "naturale".

Passiamo al parto. Due i testi fondamentali per me: "Per una nascita senza violenza" di Frédérick Leboyer che promuove il rispetto per il neonato e per un modo "poetico" di venire al mondo e "La gioia del parto" di Ina May Gaskin, celebre ostetrica. Quest'ultimo però lo consiglio dal sesto-settimo mese in poi. Personalmente penso che alcuni racconti di parto siano un po' intensi per una mamma ancora all'inizio.

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Per finire voglio consigliarvi due testi importanti per il post-parto, ma da leggere durante la gravidanza. Uno è "E se poi prende il vizio?" di Alessandra Bortolotti. Questo è un testo fondamentale per contrastare tutte le persone che cercano di inculcarvi l'idea che il neonato sia un piccolo furbetto che cerca di manipolarvi. Inoltre il testo spiega in maniera scientifica come mai il neonato dorma poco e mangi spesso :)

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L'altro è "Dopo la nascita del bambino" di Ibu Robim Lim "l'ostetrica dai piedi scalzi". Anche di questo ne ho parlato in un precedente post soffermandomi in particolare sul puerperio.

Immagine dal sito amazon.it

Questa ovviamente è una mia personale lista anche molto ridotta rispetto a tutti i testi che si potrebbero leggere.
Vi dicevo in testa che vi avrei dato un'avvertenza importante: prendete tutti questi libri, leggeteli, poi riponeteli in libreria e ... dimenticateli :)
Dovete osservare il vostro bambino, ci siete voi, il papà e lui che è perfettamente competente e sa di cosa ha bisogno. Quindi non preoccupatevi se "il manuale dice che...", voi dovete ascoltare lui perchè il neonato sa cosa gli serve e voi mamme siete in grado di soddisfare tutti i suoi bisogni.



12 November 2013

I libri per l'arrivo della sorellina

Come vi ho raccontato sta arrivando una sorellina.
Uno dei pensieri principali riguarda quindi l'eventuale gelosia di Kipi e Gago (visto che ai tempi della nascita di Gago, Kipi non l'aveva presa tanto bene).
In questo vecchio post avevo raccontato le strategie messe in campo ai tempi della nascita di Gago.
Adesso invece voglio raccontarvi alcuni libri che ho letto/sto leggendo che mi sono sembrati davvero utili e interessanti.

In primis un libro forse più adatto quando si aspetta il secondo che il terzo, però molto carino.
Si tratta di "Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina" di Giorgia Cozza.
Immagine de "Il bambino naturale"
Il libro racconta un po' di strategie, spiega i meccanismi che si instaurano nel primogenito e via dicendo. Molto carino, lo consiglio a tutte.

Poi ho preso "Le favole per...prepararsi alla nascita" di Elena Maùti. Lo sto finendo adesso ed è già pieno di linguette che puntano alle favole che racconterò ai bambini. Con facili metafore aiutano i futuri fratelli maggiori a capire cosa sta succedendo nel pancione della mamma.
Immagine dal sito amazon.it
Ho ripescato poi le "Filastrocche con la pancia" di Simona Bonariva. Sono filastrocche molto carine da leggere al pancione. Qualcuna più avanti la leggerò anche con i fratellini.

Immagine dal sito amazon.it
Infine un libro per il fratello maggiore che, a differenza della volta passata, è decisamente curioso e vuole capire meglio cosa stia accadendo nel pancione della mamma.
Per ora abbiamo preso "Dentro il pancione" di Anna Curti e Giovanna Mantegazza.

Immagine dal sito amazon.it
E' un libro a finestrelle che mostra cosa succede nel pancione, però devo dire che non soddisfa a pieno tutte le curiosità di Kipi. Cercheremo ancora :)

Come sempre, se avete consigli, scatenatevi nei commenti.



6 November 2013

Dai amore della mamma, dimmi "brava"

"Una volta quando eravamo bambini noi facevamo di tutto cose per compiacere i nostri genitori...oggi succede esattamente il contrario: siamo noi che cerchiamo l'approvazione dei nostri figli. Stiamo lì ad aspettare che ci dicano Bravo, Brava"

Questa è una citazione della puntata n.5 della prima serie di "Mi chiamo Chiara - una mamma (im)perfetta"

http://video.corriere.it/mi-chiamo-chiara/0059ee28-b627-11e2-9456-8f00d48981dc

Ma sapete che è proprio vero? Noi cerchiamo di dare il meglio ai nostri figli, di organizzare belle feste, inventarci lavoretti da fare in casa, dare mille stimoli...e siamo sul chi va là per vedere se raccogliamo la loro approvazione, se il nostro lavoretto è piaciuto, se si sono divertiti, se siamo stati bravi!

E' giusto tutto questo?

Certo, io sono la prima a non voler tornare ai "vecchi tempi" in cui educare i bimbi era una sorta di addestramento ad essere educati e rispettosi, ma forse così non si esagera? non si perde un po' di vista il nostro ruolo di guide?

PS Una mamma imperfetta è arrivato alla seconda serie, se non l'avete mai visto guardatelo, è veramente carino.

4 November 2013

Le 10 cose che non vi hanno detto al corso pre-parto: numero 7

Al settimo posto ho pensato di parlare di vita sociale!!!
Il commento di un'amica sulla pagina facebook è stato "Vita che???"

Effettivamente anche questo tema non viene affrontato nei tradizionali corsi pre-parto. Si dà per scontato forse che abbiamo amici con figli e che più o meno abbiamo visto come si sono organizzati.
E come si organizzano le famiglie con figli? Facile, spesso non si organizzano proprio per niente :D

Diciamo la verità, i primi tempi sembra che siamo finiti in un buco nero, ci prende lo sconforto quando giriamo per casa con la macchia di rigurgito sulla spalla, il bimbo avvinghiato a noi, il pensiero che "non uscirò di casa mai più!"
E' verissimo, i primi mesi possono essere devastanti, ma cerchiamo di non vedere tutto più nero di com'è e analizziamo alcune cose...si tratta di poche cose che ho capito in questi anni, frutto di esperienza mia e delle amiche:

- come sempre ripetiamo innanzitutto il nostro mantra "è una fase, passerà!". Prima o poi riusciremo a vedere la luce, CREDETECI
- ogni bimbo è diverso, per cui prima di immolarvi alla causa della solitudine cercate di capire il vostro che tipo sia. Ci sono bimbi che puoi portare ovunque, i primi mesi basta loro la tetta e dormono ovunque. Possono essere portati al ristorante, dagli amici e un po' ovunque, tanto non patiscono, dormono e se fanno storie con un po' di tetta (o di latte) si tranquillizzano. Garantisco, esistono questi bimbi. Provate!
- ci sono però bimbi che invece quando escono sono troppo stimolati, non dormono, la tetta non li calma, sono rognosi tutta la sera e ve la fanno pagare con tutti gli interessi! Ebbene sì, esistono anche questi bambini.
- che si può fare dunque? soluzione economica, ma che necessita di disponibilità e rete familiare: ingaggiate i nonni! una volta ogni tanto possiamo coinvolgerli per un'uscita serale a due. Bando ai sensi di colpa per favore, un'uscita ogni tot di mesi (decidete voi quanti) non farà male a nessuno. Se allattate al seno lasciate magari un po' di latte tirato per ogni evenienza, ma vedrete che spesso il bimbo non cerca la tetta se la mamma non c'è (e poi invece vorrà doppia razione dopo).
- soluzione meno economica: trovate una brava baby sitter. Questo è un tema su cui torneremo perchè le brave baby sitter sono rare, ma se ne trovate una tenetela stretta e ingaggiatela appena potete
- altra soluzione: fate venire gli amici a casa...ad un certo punto metterete i bambini a letto e voi vi godrete la serata. Questa personalmente è la mia preferita.

L'elenco è ovviamente modificabile, volete condividere le vostre strategie?

16 October 2013

Esperimenti montessoriani

Tra le varie cose che voglio approfondire c'è l'approccio montessoriano all'educazione del bambino. Sono molto ignorante in tema e devo leggere parecchio, ma intanto mi diletto con qualche esperimento.

Uno dei primi oggetti che mi hanno colpito è "il barattolo della calma".

Ho letto di questo oggetto qui. E' un oggetto che agitato davanti al bambino in un momento di rabbia dovrebbe distrarlo e riportarlo alla calma. Vediamo se funzionerà.

Il mio è stato fatto con: acqua, brillantini glitter rossi e argento, stelline rosse

Ecco un paio di foto, agitato e non.



14 October 2013

A volte ritornano

Troppo troppo tempo che non vi do mie notizie :)

Vediamo, cosa ho fatto in questo periodo?

Ho concluso il mio corso per diventare Insegnante di Massaggio Infantile AIMI (di cui vi avevo parlato qui).

Sono andata in vacanza :)

Sono stata assente per motivi "di salute" e lo scrivo tra virgolette perché non si tratta di problemi di salute veri e propri, ma di...nausee da gravidanza :D

Ebbene sì, arriva il terzo Artebambino, e stavolta è una ArtebambinA (il che per noi è un'esperienza nuova) :)

Quando nascerà penso che Kipi e Gago le troveranno un ottimo soprannome, per ora rimane Artebambina.

A presto

2 May 2013

Happy Doula

Vi andrebbe di partecipare ad un happy hour con le doule? E scoprire un po' meglio cosa fa questa figura?

Ecco l'occasione per voi: Happy Doula - L'aperitivo con le doule.


Parteciperà anche Francesca Del Rosso autrice di "Mia figlia è una iena".

Partecipate numerosi, l'evento si svolgerà in un concept store delizioso.

Prenotatevi mi raccomando!!   :)

16 April 2013

Genitori gay? Per me vale quanto detto qui...


http://27esimaora.corriere.it/articolo/si-cresce-bene-anche-con-genitori-gayecco-i-risultati-di-30-anni-di-ricerche/

[...] trent’anni di ricerche documentano che l’essere cresciuti da genitori lesbiche e gay non danneggia la salute psicologica dei figli e che «il benessere dei bambini è influenzato dalla qualità delle relazioni con i genitori, dal senso di sicurezza e competenza di questi e dalla presenza di un sostegno sociale ed economico alle famiglie»
[...]
Per essere buoni genitori non basta essere eterosessuali, così come essere omosessuali non significa essere cattivi genitori.

E per quanto mi riguarda la questione è chiusa...per voi?

31 March 2013

Buona Pasqua

Buona Pasqua a tutti voi!



Questi sono i nostri ovetti decorati...seguirà il cinema di come li abbiamo fatti :)

Auguri!!

28 March 2013

Un approccio ai capricci

Di nuovo in tema libri. Sto leggendo (anche) un libro bellissimo di Margot Sunderland: Il tuo bambino, come educarlo e capirlo.


Il libro parte da un approccio scientifico, ossia "spiegare" lo sviluppo del cervello umano. Attraverso questo ci spiega come, da un cervello "ben accudito" sotto il profilo emozionale, possa svilupparsi una mente sana. Lo sviluppo di capacità complesse da parte del bambino, quali la risoluzione di problemi, l'autoconsapevolezza, la capacità di reagire sotto stress, l'empatia, la gentilezza e l'interesse verso le cose non dipende da fattori genetici: esistono particolari comportamenti dei genitori in grado di influenzarne l'andamento (da amazon.it).

Quello che mi ha particolarmente colpito (e per cui vi consiglio il libro) è quanto riguarda le crisi di rabbia dei bimbi e i cosiddetti capricci.

Il libro ci spiega che ad es. durante una crisi isterica vengono attivati due o più dei tre sistemi d'allarme di un bimbo: rabbia, paura, ansia di separazione. Di conseguenza il sistema di attivazione del bambino viene a trovarsi in una condizione di squilibrio con livelli eccessivi di cortisolo (l'ormone dello stress). E' quindi importante agire in modo da abbassare il cortisolo.

Ci vengono date quindi un po' di dritte per aiutare il bambino a gestire questi stati d'animo, cosa che il bimbo, per via dell'immaturità del suo cervello, da solo non riesce a fare.

E' davvero difficile riassumere in poche righe questo testo illuminante...compratelo :)

27 March 2013

Le 10 cose che non vi hanno detto al corso pre-parto: numero 6

Oggi parliamo di organizzazione!
E' una cosa a cui si pensa poco prima di avere un bimbo poichè ci si concentra sul piccolo esserino che entrerà a far parte delle nostre vite.
In realtà però ci sono molti temi da affrontare o quantomeno cominciare a mettere in conto.

Potremmo parlare per ora di ognuno degli argomenti elencati quindi considerate che lascio qualche spunto e basta...poi ne riparleremo

Casa e stanza del bimbo: per i primi mesi la casa va bene così com'è (esclusa la stanza/angolo del bimbo). Quindi non state ad agitarvi, lasciate tutto com'è e angustiatevi dopo :)
Diverso è per la stanza/angolo del bimbo perchè da qualche parte bisognerà pur mettere la creatura. Io qui vi dico: siate minimali...c'è tempo per sistemare la stanza (ammesso che ci sia) del bimbo, tempo per capire se ad un bimbo ne seguiranno altri, e via dicendo. All'inizio bastano un lettino (che può essere un side bad e può essere la culla per i primi tre mesi) e un posto in cui cambiarlo (che può essere un asciugamano sul letto, non c'è bisogno di grandi attrezzature). Questo ci porta di filato al secondo tema:

Cosa serve ad un bimbo???
Poco poco poco...leggo di cifre folli che secondo me non corrispondono a verità. Una volta che avete preso un lettino e un corredino iniziale (e qui consiglio di sguinzagliare amiche e mamme con bimbi grandi per un gran riciclo) non vi serve molto altro. Se riuscirete ad allattare avrete anche cibo gratis per i primi sei mesi. Vi consiglio la lettura di Bebè a costo zero di Giorgia Cozza che sfata alcuni falsi miti legati a oggetti che non vi servono per nulla.
La mia classifica degli oggetti inutili: il kit per la pulizia del cordone (ormai in molti ospedali vi dicono di non mettere proprio nulla), la bilancia (crea solo allarmismi, meglio andare una volta a settimana in un consultorio, cosa che ci dà la scusa per uscire), la vaschetta super attrezzata per il bagnetto (basta una bacinella grossa che poi riutilizzate per i panni)

Lavoro: questo è un annoso problema perchè la neo-mamma si chiede (già da prima di partorire) quanto stare a casa? quando tornare? e se poi non ho voglia? e come farò dopo?
Su questo tema il mio consiglio è di non decidere nulla prima del parto e prima dei primi 1-2 mesi...non potete prevedere come vi sentirete, non sapete se non vedrete l'ora di licenziarvi e stare sempre sempre con il vostro bimbo o se al contrario non vedete l'ora di tornare tra gli adulti. Conosco mamme che pensavano una cosa il giorno prima del parto e l'opposto il giorno dopo, quindi STATE VAGHE! Si vedrà man mano...
(chiaramente riferendoci a situazioni in cui si può scegliere, e sappiamo che purtroppo non è sempre così)

Asilo-tata-nonni: altro tema spinoso che comincia a proporsi anche a pochi mesi di vita del bimbo (perchè va di pari passo con la scadenza delle iscrizioni al nido). Partiamo dal presupposto che ci sono scelte obbligate, in questo post parliamo invece di chi può scegliere. Per quanto mi riguarda ho scelto il nido in parte perchè obbligata e in parte perchè credevo fosse un contesto più educativo rispetto a tata/nonni (e lo credo ancora oggi che il secondo sta finendo il nido). Il mio consiglio in questo caso è: frequentate mamme (e forum) che abbiano fatto le scelte più disparate e pesate i pro e i contro. Poi se vi scatenate nella discussione ne riparliamo.

16 March 2013

Le fasi del puerperio per Ibu Robin Lim

Sto leggendo un libro meraviglioso: "Dopo la nascita del bambino" di Ibu Robin Lim.
Ibu è un'ostetrica speciale che lavora a Bali. Ha scritto questo libro che è decisamente una guida per il puerperio. Andrebbe letta da tutte le future mamme (come sempre, va letta prima del puerperio, per prepararsi al meglio).


Voglio raccontarvi la sua "suddivisione" in fasi del puerperio perchè mi sembra davvero veritiera. Magari vi ingolosisce :)

I primi tre giorni vengono chiamati "l'accoglienza" ossia un momento euforico in cui la mamma è una ricevente passiva, deve solo dormire e mangiare, e ha un bisogno incredibile di rivivere il parto.
Dal terzo giorno si torna in contatto con il mondo reale. Più o meno arriva la montata lattea e inizia il baby blues (per una percentuale di donne intorno al 50-80%).
Il quinto giorno viene chiamato "della gratitudine" o "del pianto". Ci si libera di tutte le emozioni sopite.
Inzia poi "l'ambientamento" che va dai 5 ai 10 giorni. Mamma e bimbo trovano (cercano) il loro ritmo. In questi giorni la mamma potrebbe avere la tentazione di alzarsi e pulire casa...FERMATELA! Deve continuare a riposare e circondarsi di persone che si prendano cura di lei.
Dal decimo giorno alla sesta settimana inizia il "prendersi la responsabilità". La mamma comincia a criticarsi, farsi domande, si convince che sbaglia tutto.
Tra secondo e quarto mese dopo il parto si comincia a far pace con questo senso di angoscia e si comincia a  sentirsi più "a posto" e meno vulnerabili.

Ibu va avanti a descrivere anche gli stadi successivi, ma per quelli vi consiglio di comprare il libro :)


11 March 2013

Festa del papà

Quest'anno la festa del papà mi ha colta alla sprovvista!
Ho appena realizzato che siamo nel mese giusto e che tra pochi giorni si festeggia!
Quindi ho cominciato a cercare un po' di idee in giro e le condivido con voi.

Questa è un'idea di Martha Stewart. Etichette speciali per il papà.

Qui ci sono le idee di genitori channel. La mia preferita è la scatola delle coccole per il papà:



E qui i link sempre preziosi di mammafelice. Tra questi il mio preferito è il biglietto glitter perchè scintilla tutto (come direbbe Kipi):

Riporto anche il nostro lavoretto dell'anno scorso:


Il segnalibro di pannolenci.
Buona preparazione, poi vi faremo sapere cosa abbiamo prodotto qui.

27 February 2013

Le 10 cose che non vi hanno detto al corso pre-parto: numero 5

Vediamo se riusciamo a mantenere il nostro appuntamento del mercoledì.
Oggi parliamo di un tema un po' sottovalutato: la presenza paterna.

Questo post risponde a tutte quelle mamme che:

"La notte mi sveglio solo io perchè lui il giorno dopo lavora"
"Sì prima ci dividevamo i compiti 50 e 50, ma ora in casa faccio tutto io perchè tanto sono qui in maternità"
"Sì lui va in palestra al sabato perchè poverino almeno si svaga un po'"
e via dicendo...

ora, io ho un personalissimo parere sul tema, ma ci terrei a sentire i vostri.

Il mio parere è che anche una volta nato un bambino si debba continuare a dividersi i compiti come prima...che anche un papà che lavora la notte deve aiutare la mamma e (se possibile) farla dormire un po'. Che entrambi i genitori hanno diritto a momenti di svago.

E via dicendo...

Quello quindi che devono dirvi al corso pre-parto è che anche il papà si deve organizzare e prepararsi a farsi stravolgere la vita!

E voi come vi siete organizzate? I vostri compagni hanno reagito bene?

20 February 2013

Le 10 cose che non vi hanno detto al corso pre-parto: numero 4

Rieccomi!!!
Oggi parliamo del tema numero 4: l'allattamento!

Sì lo so, non ne potete più! Se ne parla praticamente ovunque, è la prima seconda cosa che vi chiedono da quando siete mamme: "Ciuccia?" (la prima è il sonno, per chi se ne fosse dimenticata trovate il post qui).
Soprattutto è forse l'argomento su cui gli "esterni" mettono bocca più di tutti!

Torno a ribadire quanto dissi tanto tempo fa: ogni mamma deve sentirsi libera di agire nel modo che la renda più serena, fregandosene degli altri.
Nel post di allora sostenevo che la non-riuscita di tanti allattamenti fosse da imputare ad un solo problema che avrei svelato più avanti.

Son proprio brava a mantenere i segreti!! :D

Finalmente svelo l'arcano: il problema di tanti allattamenti falliti è l'assenza di SOSTEGNO e di INFORMAZIONE!

La neo-mamma infatti sarebbe anche volenterosa...vorrebbe allattare (pare che almeno il 90% delle future mamme vorrebbe allattare), ma poi si trova a impazzire e combattere con ragadi, ingorghi, dolore, soprattutto DOLORE! Perchè diciamo pure che allattare può essere doloroso (se il bimbo non si attacca come si deve). E cosa manca quindi alla neo-mamma? L'informazione! Pura e semplice! Ci sono contesti in cui se chiedi a 10 persone, otterrai 10 diversi pareri sul corretto attacco, sulle modalità di suzione e sulla tipologia di allattamento.

Quindi la futura mamma cosa deve fare? Intanto notare che ho scritto "futura". Questo perchè, a parer mio, la mamma deve informarsi riguardo l'allattamento prima di partorire (sempre se vuole allattare, beninteso). Deve arrivare preparata! Deve prepararsi al fatto che dal giorno del parto sarà intanto immersa nel cocktail ormonale che la porterà anche a piangere (si veda baby blues) e poi sarà circondata da mille persone che vorranno dire la loro.

Ergo il mio consiglio è di informarsi prima, trovare consulenti IBCLC, frequentare gruppi di mutuo-aiuto, leche league, amiche, andare a trovare neo-mamme che allattano, leggere libri, vedere video, ecc...

Potrebbe essere utile anche creare una rete di sostegno (il gruppo di cui sopra) e una consulente per l'allattamento che la sostenga, che la supporti. Va bene anche la nonna che ha allattato quattro figli eh...l'importante è che il sostegno non arrivi da "ma non vedi che non hai latte???".
(o dal signore qui sotto: l'immagine è tratta dal sito del bambino naturale, sito che vi consiglio)





17 February 2013

Il carnevale di Artemadre

Riemergo ogni tanto con qualche novità.
Vi racconto il nostro carnevale.
Conoscendo le mie abilità nel cucito già a gennaio ho chiesto a Kipi e Gago da cosa volevano travestirsi. Kipi si è lanciato con un unico grido: "Da DRAGO VERDE!"
Gago ha annuito visto che non parla granchè.
Detto fatto. Ho cercato online su colui che tutto sa con chiave di ricerca "costumi da drago fai da te". Se provate troverete un po' di idee che sono quelle a cui mi sono ispirata io.
Ho comprato poi il pile verde (così il costume è risultato pesantino) e ho creato i due costumi che vedete nelle foto sottostanti.
I due costumi sono uguali, uno ha i particolari arancioni e uno azzurri, ma la sostanza è la stessa.

Giuro, è più facile di quanto sembri...se ci sono riuscita io :)





17 January 2013

Massaggio infantile AIMI

Conoscete il massaggio infantile AIMI?

Il massaggio del bambino non è una tecnica, è un modo di stare con il proprio bambino.
Il massaggio del bambino è un’antica tradizione presente nella cultura di molti paesi. Recentemente è stata riscoperta e si sta espandendo anche nel mondo occidentale.
L’evidenza clinica e recenti ricerche hanno, inoltre, confermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli.
Il massaggio del bambino è semplice, ogni genitore può apprenderlo facilmente, flessibile, e può adattare alle esigenze del bambino, fin da piccolo e durante le diverse fasi della sua crescita.
Con il massaggio possiamo accompagnare, proteggere e stimolare la crescita e la salute del nostro bambino, è un mezzo privilegiato per comunicare ed essere in contatto con lui.

(il testo sopra riportato è tratto da http://www.aimionline.it/aimi/cose-il-massaggio-infantile/)

Io ho praticato il massaggio con entrambi i miei bambini e l'ho trovata un'esperienza molto arricchente. In primis poichè il massaggio favorisce il bonding con il bambino. Questo aspetto è stato molto importante specie con il mio primo figlio.
In secondo luogo il momento del massaggio è un momento che si passa fuori casa e che dà un "respiro" ad una giornata fatta spesso di mille impegni e mille cose da fare.
Vi sono poi numerosi benefici che se volete potete approfondire qui.

Il massaggio infantile è stato talmente tanto importante per me che ho deciso di diventare insegnante a mia volta :)

Ho quindi frequentato uno dei corsi dell'AIMI e sono in fase di formazione, a giorni inizierò il mio tirocinio con 5 mamme che si sono prestate a fare da cavia con i loro bambini.

Vi terrò aggiornati.