1 October 2012

La figura del padre e la piramide dei bisogni di Maslow

Ieri sera su rai storia hanno trasmesso il documentario "Come mio padre" incentrato sull'evolversi della figura del padre dal dopoguerra ad oggi.

Il documentario presenta diverse testimonianze e racconti, sia da parte dei padri che da parte dei figli, riguardo il loro rapporto.

L'evoluzione della figura paterna è evidente. Si va dal padre-padrone, al padre emigrante, al padre separato al padre affettuoso.

Io ho notato un parallelo tra l'evoluzione della figura paterna e la piramide dei bisogni di Maslow.

Piccolo excursus sulla piramide dei bisogni di Maslow (da wikipedia).

Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì il concetto di "Hierarchy of Needs" (gerarchia dei bisogni o necessità) e la divulgò nel libro Motivation and Personality del 1954.

Questa scala di bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell'individuo) ai più complessi (di carattere sociale). L'individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo. Questa scala è internazionalmente conosciuta come "La piramide di Maslow". I livelli di bisogno concepiti sono:

  1. Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)
  1. Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
  1. Bisogni di appartenenza (affettoidentificazione)
  1. Bisogni di stima, di prestigio, di successo
  1. Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).



Ecco come ho interpretato io l'evoluzione:

1 - Bisogni fisiologici: immediato dopoguerra, il padre pensava solo ed esclusivamente a "procacciare il cibo" magari emigrando per poter sbarcare il lunario. Il fine unico e esclusivo era portare cibo in casa e soldi per far crescere bene i figli.


2 - Bisogni di salvezza. Una volta sistemati i bisogni primari (sfamati i figli) si passa al dare protezione. Il padre diventa un padre-padrone che protegge (anche se incute timore) e difende dal mondo.


3 - Bisogno d'affetto e appartenenza. Sono nutrito, sono protetto...voglio amore! Cominciano le prime battaglie padri-figli. I figli non vogliono solamente un comandante, vogliono un padre che li ami, vogliono contatto, intimità, gesti d'affetto.


4 - Bisogno di stima, prestigio. Sono anche amato, sto bene con mio padre, mi sento sicuro e amato. Voglio essere anche stimato però...quindi faccio qualcosa (scegliendo la mia strada in maniera più o meno conscia) per ottenere la stima paterna, disinteressata e al tempo stesso amorevole.


5 - Bisogno di realizzazione di sè. E' l'ultimo passo! L'accettazione senza condizioni!Io penso che in questo momento siamo proprio qui! I figli vogliono essere amati, apprezzati e rispettati per quello che sono! A prescindere dalle loro idee, dai loro gusti, dalle loro inclinazioni politiche e sessuali.E' il momento di considerare i bambini come persone in divenire, gli adolescenti come persone fatte e finite! La letteratura attuale è piena di libri che ci spiegano che dobbiamo considerare i nostri figli come persone con un loro carattere e interessi, che dobbiamo lasciarli liberi, amarli e accettarli! L'accettazione incondizionata è la chiave del vero amore (ed è ben diversa dalla tolleranza).


Probabilmente questa è la fase più difficile e la più importante. Siamo ad un punto di svolta! 


Che ne pensate?



1 comment:

  1. Mi piace tanto questo tuo articolo. Lo trovo realistico e stimolante. Grazie!

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