Sto leggendo un libro meraviglioso: "Dopo la nascita del bambino" di Ibu Robin Lim.
Ibu è un'ostetrica speciale che lavora a Bali. Ha scritto questo libro che è decisamente una guida per il puerperio. Andrebbe letta da tutte le future mamme (come sempre, va letta prima del puerperio, per prepararsi al meglio).
Voglio raccontarvi la sua "suddivisione" in fasi del puerperio perchè mi sembra davvero veritiera. Magari vi ingolosisce :)
I primi tre giorni vengono chiamati "l'accoglienza" ossia un momento euforico in cui la mamma è una ricevente passiva, deve solo dormire e mangiare, e ha un bisogno incredibile di rivivere il parto.
Dal terzo giorno si torna in contatto con il mondo reale. Più o meno arriva la montata lattea e inizia il baby blues (per una percentuale di donne intorno al 50-80%).
Il quinto giorno viene chiamato "della gratitudine" o "del pianto". Ci si libera di tutte le emozioni sopite.
Inzia poi "l'ambientamento" che va dai 5 ai 10 giorni. Mamma e bimbo trovano (cercano) il loro ritmo. In questi giorni la mamma potrebbe avere la tentazione di alzarsi e pulire casa...FERMATELA! Deve continuare a riposare e circondarsi di persone che si prendano cura di lei.
Dal decimo giorno alla sesta settimana inizia il "prendersi la responsabilità". La mamma comincia a criticarsi, farsi domande, si convince che sbaglia tutto.
Tra secondo e quarto mese dopo il parto si comincia a far pace con questo senso di angoscia e si comincia a sentirsi più "a posto" e meno vulnerabili.
Ibu va avanti a descrivere anche gli stadi successivi, ma per quelli vi consiglio di comprare il libro :)
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16 March 2013
17 October 2012
Le 10 cose che non vi hanno detto al corso pre-parto: numero 2
Rieccoci con le 10 cose che non vi hanno detto al corso pre-parto.
Oggi parliamo di baby blues!
Questo, come forse sapete tutti, è un tema per me fondamentale! Difatti quando ho avuto il mio Kipi non ero assolutamente preparata allo stravolgimento ormonale che ti colpisce e che ti porta a piangere (quasi) tutti i giorni.
Dopo quello che è successo a me ho parlato con tante mamme e nel mio piccolo ho fatto un'analisi che voglio condividere con voi.
E' assodato che il baby blues, questo stato di tristezza accompagnato da pianti e angosce, colpisca quasi tutte le mamme. E' un momento normalissimo, dovuto allo sbalzo di ormoni: gli ormoni della gravidanza spariscono di botto per far spazio agli ormoni dell'allattamento...
...e se già in gravidanza gli ormoni ci hanno fatto sballare figuriamoci dopo il parto
Dalla mia piccola analisi ho dedotto che ci sono due tipi di sensazioni:
- la sensazione "mamma inadeguata": perchè piange? cosa ho fatto di male? non ho latte? non sono capace? non ce la farò mai!!!
- la sensazione "mamma pentita": perchè l'ho fatto? stavo meglio prima! Ridatemi la mia vita! cosa vuole da me? rimandiamolo indietro!
Entrambe le sensazioni sono accompagnate da grandi sensi di colpa, da pianti, crisi, vergogne.
Si tende a piangere solo con persone molto care (a volte solo con il partner, altre con la famiglia d'origine, altre volte con nessuno).
C'è almeno un aspetto positivo? Sì c'è! E' che tutto ciò è normalissimo! Tante mamme ci sono passate e tante ci passeranno! Inoltre passa...magari piano ma passa!! C'è chi ci mette 15 giorni, chi un mese, chi due, ma diciamo che verso i 2 mesi di vita del bimbo si sta sicuramente meglio (diversa è la depressione vera e propria che dura mesi e mesi, ma quella necessita di cure adeguate e di una persona competente che vi segua).
Che fare dunque? Niente, aspettare e abbandonarsi al momento del pianto, allo sconforto, parlarne tanto con il partner....magari informarlo prima del fatto che "le amiche vi hanno detto che", magari chiedergli se ha amiche mamme di parlar con loro, insomma dargli gli strumenti per far sì che capisca che è una fase e che vi ripeta sempre "Piangi e non ti preoccupare, poi passa".
E poi sfogarsi con le amiche già mamme, non quelle che "ah io sono stata felice dal primo giorno", ma quelle "scherzi, piangevo tutti i giorni!!".
Importantissimo è il riposo. La neo-mamma deve dormire il più possibile, deve trovare (e chiedere, mamme CHIEDETE!) l'aiuto delle persone che la circondano in modo che altri si occupino di pasti, pulizie, ecc...la neo-mamma dovrà stare con il bambino e riposare.
Poi ovviamente seguire i post di Artemadre riguardo i le 10 cose che non vi hanno detto al corso :)
Volendo, potete approfondire qui. In rete comunque si trova parecchio materiale.
Aggiungo che se vi ha fatto sorridere la vignetta in alto, ne trovate altre sul sito di Baby Blues Comic Strip.
Oggi parliamo di baby blues!
immagine di Rick Kirkman & Jerry Scott
Questo, come forse sapete tutti, è un tema per me fondamentale! Difatti quando ho avuto il mio Kipi non ero assolutamente preparata allo stravolgimento ormonale che ti colpisce e che ti porta a piangere (quasi) tutti i giorni.
Dopo quello che è successo a me ho parlato con tante mamme e nel mio piccolo ho fatto un'analisi che voglio condividere con voi.
E' assodato che il baby blues, questo stato di tristezza accompagnato da pianti e angosce, colpisca quasi tutte le mamme. E' un momento normalissimo, dovuto allo sbalzo di ormoni: gli ormoni della gravidanza spariscono di botto per far spazio agli ormoni dell'allattamento...
...e se già in gravidanza gli ormoni ci hanno fatto sballare figuriamoci dopo il parto
Dalla mia piccola analisi ho dedotto che ci sono due tipi di sensazioni:
- la sensazione "mamma inadeguata": perchè piange? cosa ho fatto di male? non ho latte? non sono capace? non ce la farò mai!!!
- la sensazione "mamma pentita": perchè l'ho fatto? stavo meglio prima! Ridatemi la mia vita! cosa vuole da me? rimandiamolo indietro!
Entrambe le sensazioni sono accompagnate da grandi sensi di colpa, da pianti, crisi, vergogne.
Si tende a piangere solo con persone molto care (a volte solo con il partner, altre con la famiglia d'origine, altre volte con nessuno).
C'è almeno un aspetto positivo? Sì c'è! E' che tutto ciò è normalissimo! Tante mamme ci sono passate e tante ci passeranno! Inoltre passa...magari piano ma passa!! C'è chi ci mette 15 giorni, chi un mese, chi due, ma diciamo che verso i 2 mesi di vita del bimbo si sta sicuramente meglio (diversa è la depressione vera e propria che dura mesi e mesi, ma quella necessita di cure adeguate e di una persona competente che vi segua).
Che fare dunque? Niente, aspettare e abbandonarsi al momento del pianto, allo sconforto, parlarne tanto con il partner....magari informarlo prima del fatto che "le amiche vi hanno detto che", magari chiedergli se ha amiche mamme di parlar con loro, insomma dargli gli strumenti per far sì che capisca che è una fase e che vi ripeta sempre "Piangi e non ti preoccupare, poi passa".
E poi sfogarsi con le amiche già mamme, non quelle che "ah io sono stata felice dal primo giorno", ma quelle "scherzi, piangevo tutti i giorni!!".
Importantissimo è il riposo. La neo-mamma deve dormire il più possibile, deve trovare (e chiedere, mamme CHIEDETE!) l'aiuto delle persone che la circondano in modo che altri si occupino di pasti, pulizie, ecc...la neo-mamma dovrà stare con il bambino e riposare.
Poi ovviamente seguire i post di Artemadre riguardo i le 10 cose che non vi hanno detto al corso :)
Volendo, potete approfondire qui. In rete comunque si trova parecchio materiale.
Aggiungo che se vi ha fatto sorridere la vignetta in alto, ne trovate altre sul sito di Baby Blues Comic Strip.
Categorie:
10 cose,
baby blues,
mamma e donna
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