18 October 2011

Intervista alla doula Daniela


Continuiamo le nostre interviste alle doule con Daniela

Ciao Daniela, come mai hai deciso di fare la doula?

Sono un’infermiera pediatrica, madre di tre figli e volontaria presso un’associazione che sostiene le donne migranti durante la gravidanza ed il puerperio. Un’ostetrica “illuminata”, mia amica, mi ha suggerito qualche tempo fa di interessarmi a questa nuova figura professionale, di cui ignoravo l’esistenza. "Far da madre alla madre...", essere una donna accanto ad un’altra donna, essere amica, madre, "esserci".

Puoi parlarci di una tua esperienza come doula? Hai seguito una particolare fase della gravidanza?

Il primo amore non si scorda mai …. e così , la mia prima esperienza come doula !
La mia prima "mamma"  è  una ragazza belga, da qualche anno in Italia, alla 34esima settimana di gestazione. Da brava nordica era decisa ad affrontare il parto nel modo più naturale possibile, ma si sentiva un po’ sola e spaventata, come molte donne alla prima esperienza. Ci siamo prese per mano e abbiamo camminato insieme,con la voglia di partecipare a questo passaggio meraviglioso che rappresenta la nascita di un bambino e di una madre. Rilassamento e visualizzazioni, massaggi e coccole, torte di mele e risate. Un percorso insieme fino al parto, alla nascita di un bellissimo bambino, di una famiglia, che ho seguito anche nei mesi successivi. E’ estremamente importante accompagnare i genitori con pazienza, disponibilità ed affetto ad affrontare una nuova dimensione di vita, a rafforzare le loro certezze e competenze

Quali erano i tuoi compiti come doula?

Non esiste un manuale della doula perfetta. Mi sono messa "in ascolto" della persona  ed ho tarato il mio intervento su di lei: accogliere, restituire, parlare, suggerire, fare. E quindi sono partita dal sentire le emozioni per tradurle in esperienze pratiche:  rilassamento corporeo,  sostegno fisico ed emotivo durante il travaglio ed il parto,  l’allattamento. Ma anche e soprattutto presenza durante il puerperio; una nuova famiglia ha bisogno di sentirsi accudita: ho cucinato, preparato dolci , ho accompagnato mamma e bimbo al parco, c’ero anche per  la prima vaccinazione.

Il tuo apporto come doula si differenzia rispetto a quello di un operatore sanitario? In cosa secondo te?

La doula  non fornisce prestazioni di tipo sanitario, ma garantisce un sostegno di tipo emotivo e pratico alla futura mamma ed al futuro papà. La sinergia con il personale sanitario (ostetrica, ginecologo, pediatra) può assicurare alla nuova famiglia la migliore esperienza di maternità. Mi sento di poter dire che una doula svolge un ruolo complementare rispetto alle figure sanitarie, colma gli spazi vuoti, tampona l’ansia, la paura, prende la mano, abbraccia, accarezza.

Cosa ti è rimasto di questa esperienza?

Una grande voglia di amare, di essere madre, di imparare dagli altri e di sperimentarmi in modo nuovo. Ne sono uscita decisamente arricchita

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